L’approfondimento didattico del mondo degli insetti è una scelta precisa che parte dal progetto originario del Centro di Educazione Ambientale. La proposta di trasformare una serra di quelle abbandonate dal Servizio Giardini in “butterfly house” era infatti l’inizio di un processo di educazione alla biodiversità, a partire dalla classe zoologica che rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano la Terra, con oltre un milione di specie pari ai cinque sesti dell’interno regno animale.
L’eterogeneità nella morfologia, nell’anatomia, nella biologia e nell’etologia ha conferito a questi animali un ruolo di primo piano nella colonizzazione della Terra con manifestazioni di una notevole capacità di competizione. Gli insetti, di conseguenza, sono organismi che, in positivo o in negativo, hanno una stretta relazione con l’uomo e le sue attività, fino a condizionarne, più o meno direttamente, l’economia, l’alimentazione, le abitudini e la salute.
La loro dannosità è forse l’aspetto più evidente che vi si associa; in realtà il numero di specie significativamente dannose è irrisorio a fronte del numero di specie utili.
In generale gli insetti sono utili alle piante nel senso che trasportando il polline fecondatore da un fiore ad un altro, permettono a questo di maturare e di trasformarsi in frutto. Vi sono insetti chiamati «necrofori» che seppellendo i cadaveri di altri animali tolgono dal suolo una sorgente di infezione dell’aria, vi sono altri che distruggono gli escrementi di animali e vi sono altri detti «endofagi» perché depongono le uova nel corpo delle larve di altri insetti nocivi, distruggendoli. Essi recano un incalcolabile servizio alla agricoltura perché sono capaci di colpire larve riparate entro involucri legnosi e perfino entro la frutta. L’importanza degli insetti ausiliari è tale che ormai sono una realtà economica, le cosiddette biofabbriche, allevamenti industriali per l’impiego nella lotta biologica o biotecnica. Molti insetti sono utili all’uomo perché oltre a distruggere specie nocive forniscono vari prodotti. Alcuni insetti acquatici sono grandi divoratori di zanzare, le cocciniglie forniscono il colore rosso, noto sotto il nome di carminio, il bombice del gelso ci dà la seta ed è oggetto di vasto allevamento, le api ci forniscono il miele e la cera.
Un recente studio della FAO, presentato durante la conferenza internazionale su “Le foreste per la sicurezza alimentare e la nutrizione” ha dimostrato l’importanza degli insetti che si trovano nelle foreste, in quanto rappresentano una fonte importante di cibo nutriente, ricco di proteine e facilmente reperibile. Si stima che gli insetti infatti siano parte delle diete tradizionali di almeno due miliardi di persone. La raccolta d’insetti ed il loro allevamento potrebbe offrire occupazione e reddito, per il momento solo a livello familiare, ma potenzialmente anche a livello commerciale.
Nonostante tutto ciò gli Insetti non nutrono di certo simpatia a nessuno, in quanto scaturiscono in noi una sensazione che il nostro cervello “trasforma” in disgusto. Per cercare di abituarci ad una visione diversa del mondo degli insetti, a Parcobaleno abbiamo strutturato un intero filone didattico ad essi dedicato: la serra per farfalle, l’apiario, le teche con gli insetti mimetici, il baco da seta, la compostiera e l’albergo per insetti.
Quest’ultimo è stato realizzato nel corso di un intervento più complesso sulla biodiversità con la collaborazione dei ragazzi della Scuola Media Bertazzolo attraverso un divertente laboratorio che ha dato un ottimo risultato. Gli “hotel” per insetti, di tradizione tedesca, si sono diffusi negli orti e nei giardini per facilitare l’insediamento di alleati nella lotta biologica contro molte infestazioni delle piante (afidi, cocciniglie, mal bianco, etc.).
Gli insetti predatori come le coccinelle, le forbicine, le crisope e le vespe solitarie sono formidabili nella difesa dell’orto contro infestazioni e malattie. Amano piccoli spazi foderati di paglia, al riparo dalle intemperie. Può bastare anche un vaso di terracotta capovolto. Le forbicine gradiscono un certo grado di umidità, mentre coccinelle e crisope sono più per l’asciutto. Per le vespe solitarie servono corridoi a fondo cieco. Si possono usare per esempio canne di bambù o steli di piante vuoti, cannucce per le bibite e carta arrotolata (avendo cura di chiudere un’estremità). Sono ottimi per le api i pezzi di tronco d’albero e le assi di legno forate con punte da trapano di varie misure.