Mercoledì 22 maggio alle ore 21.15 presso il Cinema del Carbone – via Oberdan 11 Mantova – presenteremo il documentario
CIELI SILENZIOSI
di Douglas e Roger Kass — Usa, 2015, 78′
proiezione in inglese, italiano, francese, tedesco con sottotitoli in italiano
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Il film racconta il devastante fenomeno del bracconaggio che è in atto nel sud dell’Europa ai danni degli uccelli migratori. La popolazione di questi delicati e preziosi volatili è in costante diminuzione da alcune decine di anni,e alcune specie sono a rischio estinzione. Milioni di queste piccole meravigliose creature, migratrici planetarie, vengono uccisi illegalmente ogni anno per finire sul mercato nero. Un gruppetto di intrepidi attivisti rischia la propria vita combattendo nell’ombra contro i bracconieri, distruggendo le trappole illegali e liberando il maggior numero possibile di uccelli. Le immagini mostrano un anno trascorso sul campo, missione dopo missione, in estate come in inverno, per tentare di impedire un massacro insensato e per rallentare il declino di numerose specie di uccelli che stanno per raggiungere un punto di non ritorno.
Ogni anno in Europa il bracconaggio uccide decine di milioni di uccelli, piccoli e grandi, rapaci e canori, impavidi migratori: ma un esercito silenzioso lotta per salvarli, e questa pacifica, aspra guerra è diventata un docufilm. Emptying the Skies, titolo che si rifà a un celebre reportage sul bracconaggio fra Italia, Malta e Cipro realizzato da Jonathan Franzen per il New Yorker, è ideato e co-prodotto proprio dal celebre scrittore, assieme all’avvocato di spettacolo e produttore (“A History of Violence”) Roger Kass.
Il film narra le imprese di Andrea Rutigliano, Sergio Coen e Piero Liberati, i tre volontari italiani del Cabs-Commitee Against Birds Slaughter, gruppo internazionale eccezionalmente attivo nel contrasto all’uccellagione in Germania, Italia, Francia, Cipro e Malta. Dallo schermo, attraverso la sua nota passione per gli abitanti del cielo – si definisce un birdman – Franzen guida lo spettatore lungo l’impervio cammino dell’impegno attivista, argomentando la fondamentale importanza di porre fine alla strage di animali.
“Ho accolto con gioia l’invito a co-produrre un documentario che prendeva spunto dal mio articolo, condividendo appieno la scelta di Roger Kass il quale ha voluto porre l’accento sulla figura di chi agisce per salvare e recuperare gli uccelli” racconta Jonathan Franzen. “Era anche un modo per sostenere l’opera di questi ragazzi che nel film, con mia soddisfazione, sono tutti italiani. Nella Penisola i bracconieri creano danni incalcolabili, ma non sono un caso isolato. La caccia di frodo è presente in tanti altri paesi ed è utile ricordare che in Italia la maggior parte dei cittadini ha a cuore natura e animali, deprecando un simile fenomeno.”
Per oltre un anno la troupe di Kass, che include il cameraman Mike Tucker esperto in contesti difficili – ha girato durante il conflitto in Iraq al seguito dei marines – segue campi e interventi del Cabs. Sequestro e distruzione di migliaia di trappole, reti, rami cosparsi di vischio per catturare a tradimento gli uccelli, scontri con i bracconieri, denunce e coordinamento con le autorità giudiziarie locali; non è che l’avventurosa routine degli attivisti. Così, nell’agosto 2011, vengono riprese a Les Landes, in Francia, le prime tappe della campagna per salvare gli zigoli ortolani.
Il mese seguente la troupe si sposta a Cipro, zona calda. In un solo giorno i ragazzi neutralizzano più di trecento limestick e dietro di loro viene sguinzagliata una muta di cani. Mike filma, mentre Roger si nasconde fra gli oleandri dell’aiuola spartitraffico della tangenziale dove i volontari si sono rifugiati. Si prosegue tornando in Francia, sulle Tendelles dove alcune forme di bracconaggio sono legalizzate e difese dalla stessa gendarmeria. Ancora Cipro, Brescia, Ponza, fino al massacro dei fringuelli di San Zeno che passano ignari in un corridoio aereo attesi dal fuoco dei cacciatori autorizzati in deroga.
“Questo film realizza inaspettatamente un progetto covato a lungo” spiega Andrea Rutigliano. “Mi sembrava così assurdo che di fronte all’enormità del bracconaggio in Europa, con l’impatto fotografico del materiale che ne consegue – splendidi uccelli martoriati negli ultimi spazi naturali del nostro Continente, un gruppo di volontari che mette in gioco la propria incolumità e ogni energia possibile per proteggerli – nessuno fosse interessato a farne un racconto per immagini. Avevo cercato di interessare giovani registi, ma invano: servivano soldi. Poi, a un oceano di distanza, Roger legge la storia di Franzen e vede una vicenda che in qualche modo si inserisce nel contesto della nostra società” prosegue. “Non solo, infatti, Emptying the Skies rivela l’uccisione illegale di milioni di uccelli, i trucchi adottati dai governi europei per tutelare i privilegi di una categoria di cittadini malati e irresponsabili, ma pure propone in modo originale dinamiche riconoscibili in altre sfere del mondo contemporaneo”.
Margherita D’Amico, repubblica.it
Presenta il film Andrea Rutigliano del Cabs-Commitee Against Birds Slaughter. Proiezione organizzata in collaborazione con Centro di Recupero Fauna Selvatica Parcobaleno Coldiretti.